11/20/2007

tanucci


Siamo tutti morti. Cambia solo che alcuni non lo sanno. Passano gli anni in una gabbia di merda che si chiama vita. Siamo morti in un giorno qualunque che ancora non lo so quando è successo.
Non siamo sicuri di niente ma abbiamo creato delle regole certe. Non decidiamo noi ma le regole. Sono germano e martino che le fanno rispettare. E’ fabrizio che cerca di farne passare delle altre, secondo lui più efficaci. Il nullo non conta. Io ancora non lo so. Ma sto bene con questi qui. Il mio nuovo mondo, per intanto.
Dopo tre anni di vuoto ho capito che il vuoto si può almeno tentare di controllare. Bisogna incoraggiare le prese di decisione contro il non senso che logora senza che ce ne accorgiamo. Il mio destino ha voluto che incontrassi luc, la banda dell’ultima curva. Era un venerdì sera. Meno male che non sono andato in discoteca.
Ho vissuto a Parigi, Columbus, Toronto, ma solo in questo paesino a 30 km da Roma sto iniziando a cambiare. Mi guardo con un occhio gelido, ma dentro sono caldo. Questa banda è diventata un vizio.
In generale posso dire che mi hanno portato i miei qui in paese. L’iniziativa è partita da mio padre, che poteva scegliere città in Europa, ma mia madre voleva il verde e la campagna. Io la penso esattamente così. Preferisco stare in campagna piuttosto che in città. Mi hanno detto che avrei potuto studiare in qualche istituto, tre volte alla settimana. Io ho detto “va bene, voglio la maturità!”. Per lavorare in ambasciata occorre la laurea, per dare il via ad una vera e propria carriera diplomatica. Questa prospettiva è la mia, era, non so. Scrivo male! Non me ne frega! Ho 4 in italiano.
Ho continuato a prendere il treno, il giovedì avevo italiano, tre ore, i compiti li facevo lungo il tragitto. Non ho mai contestato un voto, a differenza di altri somari. Non devo rassicurare nessuno, io. Vado male, i miei lo sanno, non ho senso di responsabilità. Faccio errori di concentrazione, errori che alle volte mi hanno fatto perdere il rispetto della classe, mentre qualcuno mi giudica strano, e il fatto di non avere amici veri non è strano. Non posso ottenere amici invitandoli a provare il biliardo da me, oppure in piscina che poi è sempre occupata da mia madre e amiche bone mignotte rifatte.